giovedì 26 febbraio 2009


Pur se poco apprezzata all’epoca della sua presentazione soprattutto a causa di una meccanica forse inadeguata ad una berlina di tale classe e non esente da problemi di affidabilità, la Lancia GAMMA della metà degli anni ’70 è un fulgido esempio di eccellenza stilistica e progettuale. Disegnata da Pininfarina, l’ammiraglia di Chivasso seguiva analoghi esperimenti stilistici – in corso in quegli anni – che vedranno premiare le grosse automobili a due volumi sulle più consuete geometrie a tre cofani. Gli esempi si susseguiranno sin dalla fine degli anni ’60 con uno splendido prototipo sempre dello stesso stilista torinese sino alla Citroen CX ed alla Rover SD1 passando attraverso la Lancia Beta ed appunto alla GAMMA.
Affiancata in seguito da una splendida esecuzione sul tema coupe a due porte/quattro posti posta in regolare commercio parallelamente alla berlina, la Lancia GAMMA si distingueva per la purezza dell’”arco” che sormontava ed assurgeva ad elemento costitutivo della finestratura laterale a tre luci e più in generale per l’ottimo equilibrio di insieme nella ripartizione delle masse. Più riuscita da un punto di vista estetico sarà la seconda serie – presentata a cavallo degli anni ’80 – contraddistinta da una mascherina più estesa e da riusciti cerchi ruota di diverso disegno.